Come iniziare una tesi? Quali sono i migliori modi per farlo?
La stesura della tesi è da sempre un momento di grande impegno e preoccupazione per gli studenti arrivati alla conclusione del loro percorso di studi.
Attualmente, oltre alle magistrali, esistono due differenti tipologie di lauree. Le triennali (definite anche lauree brevi) e quelle specialistiche, che completano le precedenti con un biennio supplementare.
Le lauree magistrali a ciclo unico, che hanno una durata complessiva di 5 o 6 anni, sono molteplici e diverse tra loro. Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria, Odontoiatria, Architettura, CTF (Chimica e Tecnologie Farmaceutiche) e Ingegneria Edile.
Indipendentemente dal tipo di laurea, la tesi rappresenta il punto di transizione tra lo status di studente e quello di laureato. Un traguardo ma nello stesso una nuova partenza verso la carriera professionale oppure verso un corso di approfondimento didattico.
La tesi è un documento redatto dallo studente sotto la guida di un docente e deve essere un approfondimento conclusivo del percorso di studi.
A seconda del tipo di laurea, la tesi può essere compilativa oppure sperimentale.
Dopo la sua scrittura, essa viene presentata, esposta e discussa di fronte a una Commissione che ha il diritto di dichiarare il candidato ufficialmente laureato.
Quali sono le parti iniziali di una tesi di laurea?
Le parti iniziali di una tesi di laurea sono le seguenti:
• frontespizio: la prima pagina dell’elaborato, su cui vengono inseriti il titolo, il nome dell’autore (laureando) e del relatore, con eventuale aggiunta di una immagine.
Ogni Università fornisce dettagliate indicazioni comprendenti la posizione del logo dell’Ateneo, le dimensioni dei caratteri, il front utilizzato e le notizie da evidenziare.
Creare un frontespizio su Word è piuttosto semplice, a patto di avere le necessarie competenze informatiche di grafica digitale.
• Introduzione: è il primo capitolo della tesi e deve essere scritto con uno stile accattivante per catturare fin da subito l’interesse dei lettori.
In questa parte viene esposto l’argomento associato a una panoramica generale del lavoro svolto, per dimostrare l’importanza dello studio effettuato.
L’introduzione, che deve essere molto chiara, facilmente comprensibile, completa e interessante, contiene vari argomenti, che sono:
- presentazione delle tematiche;
- motivazione;
- obiettivi;
- metodologia;
- descrizione della struttura;
- cenni globali.
Si tratta di una parte essenziale per presentare correttamente l’elaborato;
• Abstract: prevede un accurato riassunto della ricerca per consentire al lettore di avere una visione d’insieme chiara ed esaustiva.
• Indice: rappresenta la struttura portante di tutto il lavoro e dove sono riportati capitoli e paragrafi della tesi.
A questa sezione iniziale fanno seguito le restanti sezioni della tesi, che sono il corpo del testo, le conclusioni e la bibliografia.
È chiaro che la prima parte di un elaborato è quello più importante. Sfruttalo per catturar l’attenzione del lettore, stimolando il suo interesse e il desiderio di proseguire nell’analisi del testo.
Quali sono i modi migliori per iniziare una tesi di laurea?
La sezione più incisiva di una tesi di laurea è senza dubbio l’introduzione. È quella letta con maggiore interesse dalla Commissione, intenzionata a entrare fin da subito nell’argomento.
Essa rappresenta la parte che incide concretamente sulla valutazione finale perché permette di capire la reale capacità analitica, logica e associativa del candidato.
Infatti in poche pagine il laureando deve essere in grado di tracciare una “summa” del suo intero lavoro. Ovviamente senza indulgere a una eccessiva prolissità, ma neppure a una concisione esagerata.
La giusta via di mezzo è il metodo migliore per redigere un’introduzione calibrata e attinente all’elaborato.
Questa parte della tesi, infatti, deve mostrare una panoramica chiara e completa dei contenuti che saranno analizzati, degli obiettivi da raggiungere e delle metodologie utilizzate.
Per scrivere una buona introduzione il laureando deve avere idee molto chiare sull’intera tesi. Proprio per questo motivo sarebbe utile che si facesse aiutare da persone esperte e competenti. Noi hai nessuno a chi affidarti?
Rivolgiti a noi! Siamo esperti da oltre 35 anni nell’aiuto di studenti a cui basta una piccola spinta per concludere il proprio percorso nel migliore dei modi.
Un’introduzione apprezzabile può essere di due tipi:
- Esposizione sintetica basata su paragrafi, che indica a grandi linee i contenuti, sviluppando una panoramica generica sul corpo dell’intero testo, funzionando come una vera e propria guida alla lettura.
- Esposizione analitica dell’argomento, che si sofferma su tutti i punti sviluppati nell’elaborato, per offrire al lettore una visione d’insieme più completa e particolareggiata.
La scelta tra questi due metodi dipende soprattutto dall’argomento trattato. Le tesi umanistiche di solito vengono redatte seguendo il primo genere, mentre quelle scientifiche appartengono al secondo genere.
Anche se potrebbe sembrare un controsenso, per impostare correttamente la scaletta dell’introduzione bisogna che la tesi sia stata già completata. Questo perché soltanto al termine del lavoro è possibile avere chiarito i punti salienti.
A questo punto, infatti, si hanno a disposizione tutte le informazioni necessarie per redigere un testo interessante.
Come redigere una tesi interessante fin dall’inizio?
Per rendere una tesi interessante fin dall’inizio il laureando deve redigere una stesura chiara, immediatamente comprensibile, ordinata, visivamente coinvolgente e senza ripetizioni.
Per raggiungere simili obiettivi è consigliabile utilizzare Word per impostare rapidamente lo schema dell’introduzione e poi anche delle altre sezioni della tesi.
I caratteri, le interlinee, i margini, il numero di righe per pagina sono dettagli che devono venire curati con particolare attenzione. E che spesso dipendono da precise indicazioni dell’Università d’appartenenza.
La scelta del front, le dimensioni, la formattazione dei paragrafi e la definizione dei margini contribuiscono a caratterizzare la tesi, rendendola veramente un elaborato personale.
Nella stesura definitiva del proprio lavoro il candidato deve tenere conto in ugual misura sia delle sue esigenze sia delle linee guida dell’Ateneo. Questa condizione è limitante al fine dell’accettazione.
L’introduzione e l’abstract sono due punti chiave dei contenuti.
È proprio a questo punto che il candidato deve sfruttare al meglio le sue capacità. Anche facendosi aiutare da chi svolge un lavoro di tutoraggio e di assistenza.
Quattro regole su come iniziare a scrivere una tesi:
Semplicità: non va considerata come un limite, ma piuttosto come un valore aggiunto. Chi legge perde la voglia di proseguire se la materia trattata risulta eccessivamente ricca di concetti.
Praticabilità: è importantissima dato che incentiva la curiosità del lettore che si sente in qualche modo coinvolto direttamente nell’argomento.
Pertinenza: collegata all’attendibilità, è un requisito essenziale per la credibilità degli argomenti trattati, spesso inerenti a temi d’interesse generale.
Coerenza: probabilmente l’aspetto di maggiore rilevanza ai fini del giudizio finale della commissione, poiché conferma la validità degli studi del laureando.
Per velocizzare le tempistiche e per ottimizzare la resa finale il candidato può farsi supportare da esperti del settore, in grado di indirizzare, aiutare, consigliare e ascoltare il laureando che spesso si trova ad affrontare momenti di crisi.
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