Discorso Tesi? 5 Suggerimenti per fare bella figura!

Sicuramente, per tutti gli studenti universitari, giungere al termine del proprio percorso di studi rappresenta un eccellente traguardo, anche se rimane da affrontare la discussione dell’elaborato finale.

Dopo la sua stesura, il laureando deve porsi il problema di come gestire il discorso tesi di laurea in maniera ottimale, per non entrare in difficoltà, ma creando invece un percorso logico lineare e semplice da seguire, considerando anche l’inevitabile emozione del giorno della laurea.

Un discorso tesi di laurea ad esempio potrebbe essere più complicato dell’effettiva sostanza dell’elaborato, oppure potrebbe andare facilmente fuori tema, perdendosi in troppi dettagli non del tutto pertinenti.

Le potenziali insidie sono numerose, e quindi lo studente dovrebbe trovare un punto di riferimento affidabile e “secchione” a cui rivolgere ogni dubbio, pronto a tendergli una mano per aiutarlo a superare questo non semplice momento del proprio percorso universitario.

La stanchezza, l’insicurezza e spesso anche la mancanza di tempo potrebbero portare all’elaborazione di un discorso di laurea inefficace e di scarso impatto per il pubblico, anche nel caso di lavori di alto livello.

Come iniziare il discorso della tesi di laurea?

Innanzitutto, lo studente dovrebbe prepararsi per il giorno della discussione della tesi progettando ogni minimo dettaglio: da come vestirsi, a chi invitare, a come organizzare la giornata e, ovviamente, a come gestire la presentazione PowerPoint della tesi.

Iniziare il discorso della tesi di laurea è indubbiamente lo scoglio più arduo da affrontare, dato che, una volta “rotto il ghiaccio”, il resto del discorso dovrebbe essere naturalmente in discesa.

L’incipit ha il ruolo fondamentale di catturare l’attenzione degli ascoltatori e di suscitare curiosità, quindi non dovrebbe mai essere troppo prolisso e dovrebbe sintetizzare brevemente l’intero discorso che si intende sviluppare.

Può apparire difficile riassumere in poche parole l’intero elaborato, che ha richiesto mesi di applicazione e studio, ma rivolgendosi alle persone giuste si possono ottenere preziosi consigli.

In particolare, esistono cinque suggerimenti per fare bella figura durante la discussione della tesi, che qualsiasi studente dovrebbe prendere in considerazione per riuscire al meglio durante il momento più importante della propria carriera universitaria.

1. Essere preparato

Il discorso della tesi di laurea, analogamente a un testo scritto, dovrebbe sempre seguire un filo logico ed essere organizzato al meglio, magari mediante uno schema.

Frecce, riquadri, sottolineature e concetti principali dovrebbero rappresentare i nessi logici che il laureando deve seguire durante la discussione della tesi: trascriverli su un foglio può aiutare a memorizzarli per il giorno della discussione.

Solamente, preparandosi con un certo anticipo e perfezionando, anche sotto la guida di un esperto, tutti gli step del discorso tesi, lo studente può arrivare al momento della laurea con tutta la sicurezza necessaria per non fare brutta figura.

2. Presentarsi al pubblico

Esattamente come durante una conferenza o un evento culturale o artistico, incominciare il discorso tesi presentandosi al pubblico rappresenta una scelta vincente per creare un feeling positivo con gli ascoltatori.

Nel caso del giorno della laurea, i professori seduti al tavolo sono probabilmente stanchi per avere ascoltato tutte le discussioni precedenti e probabilmente non hanno troppa spinta per prestare attenzione a quelle successive.

Se ci si presenta in maniera schietta e squillante, si può ottenere una sorta di “effetto sveglia” che sintonizza gli uditori sulla giusta lunghezza d’onda per apprezzare il tema della tesi.

In tal modo, si instaura un circolo virtuoso in cui anche lo studente trae una maggiore motivazione nell’esprimersi al meglio, osservando una certa vivacità di ascolto nel suo pubblico e non la solita apatia o rassegnazione dettate dall’inevitabile stanchezza.

3. Coinvolgere il relatore

Il relatore della tesi è un professore che ha seguito step by step la stesura dell’elaborato e ha partecipato a ogni suo dettaglio, correggendo eventuali errori e conducendo lo studente sulla strada giusta, superando ogni ostacolo.

Per questo motivo, riconoscere pubblicamente il valore del lavoro del relatore rappresenta un atto di gratitudine doveroso, al termine di un lungo e faticoso percorso.

Ma esiste un’altra buona ragione per coinvolgere il relatore durante la discussione della tesi: fare bella figura!

Se la commissione di laurea recepisce il messaggio che gli argomenti di cui si discute sono a loro volta frutto di una discussione antecedente con un professionista (il professore), assume tutto un significato più autorevole.

L’idea di avere sostenuto un confronto fa apparire il laureando come una persona matura e responsabile, aperta al dialogo e pronta a mettersi in discussione pur di approfondire l’argomento di studio.

4. Non leggere le slide

Le slide di PowerPoint rappresentano indubbiamente un punto di riferimento indispensabile per lo studente, che, eventualmente distratto dall’emozione del momento, potrebbe perdere il filo del discorso ed entrare in un imbarazzante stato di mutismo.

Niente paura! A oggi qualsiasi tesi viene elaborata in PowerPoint e proiettata su uno schermo, allo scopo di aiutare sia chi ascolta sia chi parla.

Non bisogna però scivolare nell’errore di leggere passivamente parola per parola le diapositive, dato che si risulterebbe poco capaci di sostenere un discorso e di seguire un percorso mentale autonomo.

Le slide sono indispensabili per non perdere di vista il percorso logico e lineare della discussione, che ha il non facile compito di sintetizzare in poco tempo un lavoro spesso molto significativo, della durata di settimane o mesi.

Esse non devono però “fare da gobbo”, in quanto lo studente intento semplicemente a dare voce al PowerPoint non trasmette un’idea di ragionamento ma di apatia.

5. Breve è meglio

Può sembrare un paradosso, ma un eccesso di parole non è sempre collegato a un’altrettanto vasta competenza rispetto a un argomento.

Spesso, al contrario, chi parla troppo viene giudicato come prolisso, eccessivo e anche, perché no, logorroico, tutte caratteristiche assolutamente svantaggiose se si desidera fare bella figura durante il discorso di laurea.

Essere brevi e concisi, oltre a non affaticare inutilmente l’ascoltatore, infonde un senso di padronanza della materia, che fa risaltare il lavoro dello studente e la sua capacità di presentarlo.

Non a caso si parla di avere “il dono della sintesi”: la sintesi è effettivamente un dono che non tutti possiedono, ma che bisogna assolutamente sviluppare al meglio per preparare il discorso tesi.

Una persona esperta e competente può aiutare il laureando durante la preparazione del discorso tesi, per “sforbiciare” tutto ciò che non è indispensabile alla discussione e conservare solamente l’essenziale.

Discorso Tesi di Laurea: conclusioni

Concludendo, organizzare un discorso tesi di laurea non è un compito da trascurare in quanto può presentare diverse insidie e quindi viene consigliato allo studente di non lasciarlo come ultimo step, quando ormai rimane poco tempo prima della discussione.

Si tratta invece di un esercizio da sviluppare e progettare strada facendo, durante tutta la stesura dell’elaborato, fissando i concetti fondamentali e collegandoli in maniera logica e razionale.

Se ci si trova disorientati di fronte a tale sforzo di sintesi, ci si può rivolgere a un esperto, capace di orientare il laureando in questo non semplice obiettivo da raggiungere per non fare brutta figura il giorno della discussione.

Tenendo a mente i cinque suggerimenti, inoltre, lo studente può seguire una linea guida mentale che evita di perdere il filo del discorso e corregge eventuali “tentazioni” di andare fuori tema o dilungarsi in particolari non essenziali.

Mantenere il sangue freddo, infine, è un consiglio banale ma da non dare troppo per scontato, in quanto la lucidità è il migliore alleato in momenti come questi.

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