Impaginazione tesi: regole, margini e segreti della formattazione

Dopo anni di sforzo, esami insuperabili e notti spese a studiare sui libri più complessi, finalmente sei giunto anche tu al fatidico e tanto sperato momento della laurea: congratulazioni!

Però, prima di festeggiare, c’è ancora un ultimo importante compito da portare a termine. Stiamo parlando della stesura della tesi.

Scrivere una tesi non è mai semplice né tanto meno scontato: che tu sia uno studente alle prime prese con la tesi di laurea triennale o che tu sia un dottorando, la stesura dell’elaborato di laurea incute sempre una buona dose di paura.

Il compito di accompagnare lo studente – dalla scelta del titolo alla compilazione dell’indice, dalla stesura dei capitoli fino alla consegna del lavoro – spetterebbe al relatore, ovvero a un docente referente che ha il compito di seguirti.

Questo, spesso, non succede e purtroppo molti ragazzi si rivolgono a noi chiedendo aiuto su come fare una tesi.

La tesi è essenziale, perché definisce in buona parte il voto che otterrai in sede di commissione di laurea, consentendoti di aumentare di un tot di punti il voto finale rispetto al voto di partenza derivante dalla media dei tuoi voti.

Non solo: questa verrà letta dai professori e dai tuoi docenti, ma anche dai parenti, dagli amici e dai colleghi. Forse molti dei tuoi conoscenti non comprenderanno appieno i contenuti, ma una cosa appare chiara agli occhi di chiunque, ovvero l’impaginazione della tesi.

Ecco perché impaginare correttamente una tesi con i suoi margini, le sue regole di formattazione e così via, è più che essenziale.

Si tratta dei dettagli che conferiscono un carattere professionale, pulito e formale al tuo lavoro.

Pronto a scoprire ogni segreto sull’impaginazione di una tesi impeccabile? Mettiamoci al lavoro!

✍️ Regole generali per formattare una tesi correttamente

Anzitutto, partiamo con una spolverata di quelle che sono le regole più generiche – ma non per questo scontata – che dovrai tenere bene a mente prima di formattare la tua tesi. Per quel che concerne le dimensioni del tuo testo, il corpo (ovvero il testo da leggere vero e proprio) deve avere una dimensione di 12 pt, al massimo 13 se si tratta di un font particolarmente piccolo e sottile.

I titoli dei capitoli possono avere una dimensione che spazia dai 24 ai 28 pt, mentre i titoli dei paragrafi dai 15 ai 16 pt. Per i sottotitoli si usano dimensioni di 13 o 14 pt, mentre le note a pié di pagina, le didascalie delle immagini e le citazioni vanno riportate con una dimensione testo più piccola: 11 o 12 pt, generalmente.

Un secondo tema scottante ed essenziale riguarda la spaziatura. La spaziatura non è altro che lo spazio bianco che si trova sia prima che dopo un paragrafo, e ci sono almeno due errori che non devi mai fare.

Il primo errore che moltissimi studenti commettono è quello di andare a fare una spaziatura premendo il tasto invio (quello che manda a capo) un tot di volte: sbagliatissimo!

Infatti, anche se a una prima occhiata quest’errore sembra non visibile, andare a capo con il tasto invio porta a ottenere degli spazi diversi fra i tuoi paragrafi, perché questi spazi saranno ottenuti da righe vuote, che non sono precise.

Il secondo e comune errore che molti commettono è quello di esagerare o peggio di dimenticare le spaziature.

La regola è la seguente: a seconda del livello di testo che hai, la spaziatura dovrebbe dev’essere impostata in questo modo:

Titolo dei capitoli: 0 pt prima, 20 – 30 pt dopo

Sottotitoli: 18 pt prima, 6 pt dopo

Paragrafo: 0 – 6 pt prima o dopo

Immagini, elenchi, tabelle, fotografie e grafici: 6 – 12 pt sia prima che dopo

Citazioni: 6 – 12 pt sia prima che dopo.

📐 Margini della tesi: ecco la risposta definitiva

Margini e interlinea della tesi sono sempre un argomento spinoso, ma questo dev’essere affrontato affinché la buona riuscita dell’elaborato sia totale.

Anzitutto, ricorda che è consigliabile impostare i margini della tesi prima di aver iniziato il lavoro. Ciò andrebbe fatto perché solo in questo modo sarai in grado di capire quante pagine stai scrivendo e, non solo, eviterai grossi problemi di sfalsamento delle immagini e dei grafici, nonché dei testi.

Per quanto riguarda i margini, gli standard utilizzati per i formati A4 (ovvero quello canonico) sono:

  • Margine superiore e inferiore: 3 cm
  • Margine destro 3,5 cm e sinistro 3,7 cm per la rilegatura

Non si tratta di una regola estremamente rigida, ma il consiglio che ti do è quello di contattare la tua segreteria per scoprire se la tua università utilizza un formato standard che devi rispettare. Qualora non fosse così, allora potrai anche optare per un aumento o una riduzione a posteriori dei margini, a seconda del numero di pagine che hai ottenuto per la tua tesi.

In ogni caso, però, devi sempre evitare dei margini troppo ampi o troppo stretti. In entrambi i casi, si ottengono effetti decisamente spiacevoli, si riduce la leggibilità del testo nonché la sua eleganza, e si rischia di compromettere l’effetto estetico complessivo.


💡 Segreti della formattazione: sei curioso di scoprirli?

Il primo segreto (o suggerimento) che vogliamo darti per formattare la tua tesi in modo credibile ed elegante, riguarda il font. La tesi è un documento ufficiale, perciò i font tra i quali puoi optare devono essere leggibili e seri: spesso si opta per Times New Roman, Arial, Verdana, Calibri, Tahoma, Garamond.

Scordati di caratteri particolari, eccentrici, arzigogolati e fantasiosi, quali Monotype Corsiva, Comic Sans e altri di quella categoria.

Un altro trucco? Il colore del testo: questo dev’essere nero, ma nero per davvero, al 100%.

A partire dall’indice fino ai ringraziamenti, passando per testo e sottotitoli: controlla dunque che il tuo testo sia caratterizzato da un codice colore esadecimale #000000.

Solo questo indica il nero. Non usare mai i colori per enfatizzare un concetto o una parte di testo, mai!

Per dare enfasi a qualcosa esiste il grassetto, il corsivo o la spaziatura.

Assolutamente dimenticarsi del colore e delle sottolineature: sono bandite dalle tesi.

Il testo dovrebbe inoltre essere sempre giustificato. Questo dona eleganza e leggibilità al testo, nonché professionalità e pulizia visiva.

Per un tocco di classe, armati del rientro della prima rigo di testo ad 1.5. Se imposterai questa opzione ogni qualvolta che si conclude un periodo con il punto a capo, otterrai un effetto elegante e professionale.

Infine, con quale programma redigere la propria tesi?

Le opzioni sono innumerevoli, ma ricorda che il file di laurea dovrà passare anche nelle mani del tuo relatore e quindi è meglio utilizzare programmi noti e con un’elevata compatibilità.

I principali sono sicuramente Microsoft Word, Pages e LateX.

🥳 Hai ancora dubbi? Siamo qui per te!

Speriamo che la guida qui presente sia stata il più esaustiva possibile, ma è normale essere pieni di dubbi e perplessità, nonché di paure, quando ci si avvicina al momento tanto atteso della laurea.

Se la stesura della tesi di laurea ti sta preoccupando più del dovuto o se credi di aver bisogno di un aiuto concreto per redigere il tuo elaborato di laurea, allora non esitare a contattarci: puoi scriverci tramite il form online in qualsiasi momento, e saremo lieti di aiutarti e di trovare le soluzioni più adatte al tuo caso.

Inoltre, se hai fretta di trovare risposte o se hai voglia di portarti avanti, ti invitiamo a scaricare l’ebook per imparare a scrivere la tesi in 27 minuti, scritto da veri esperti e professionisti nel settore.

Scopri FINALMENTE come scrivere la tua tesi di laurea senza intoppi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

TI PUò
INTERESSARE