Sei arrivato al termine del tuo percorso di studi e devi preparare la tesi: la prima domanda che ti faranno i colleghi universitari sarà se hai scelto il relatore della tesi e ti consiglieranno di rivolgerti a questo o quel docente perché più disponibile oppure perché segue veramente i propri tesisti.
Forse all’inizio non capirai di cosa ti stanno parlando e allora chiederai delle spiegazioni in più. Di seguito in questo post potrai trovare tutte le informazioni relative alla figura del relatore, ma anche la differenza tra primo e secondo relatore (quando viene scelto) o correlatore. Infine, potrai sentire all’Università anche il termine di controrelatore: ti parleremo anche di lui!
Come si sceglie il relatore per la tesi?
La scelta del relatore per la tesi può essere dettata da vari motivi. Il primo è solitamente legato alla materia che insegna o della quale si interessa. Hai seguito un corso che ti ha appassionato particolarmente e per questo motivo vuoi approfondire l’argomento trattandolo nella tua tesi? Allora potrai rivolgerti al docente che ha tenuto il corso chiedendogli se può assegnarti una tesi, ossia essere il tuo relatore.
Un altro modo per selezionare il relatore è quello relativo al tempo: sai che ci sono docenti molto impegnati con il loro lavoro di ricerca oppure perché hanno già numerosi tesisti e quindi non ti possono seguire a meno che non ti metti in lista d’attesa per aspettare il tuo turno. Se non hai tempo perché vuoi laurearti in fretta, dovrai necessariamente rivolgerti a docenti un po’ più liberi e disponibili che potranno farti iniziare a lavorare subito.
Infine, un’altra scelta è caratteriale. Se sei uno studente ansioso e un po’ insicuro, dovresti affidarti a docenti particolarmente bravi nella didattica piuttosto che nella ricerca. Questi docenti, infatti, sono più attenti alle esigenze dei propri tesisti, li guidano e insegnano loro come svolgere il lavoro di tesi supportandoli, correggendo i vari capitoli e suggerendo le strade da scegliere per proseguire quando si verificano degli intoppi. Altri docenti, invece, pur essendo nomi importanti nel campo della ricerca, sono meno disponibili all’aiuto pratico e per questo motivo gli studenti vanno spesso in difficoltà visto che non hanno un vero e proprio punto di riferimento al quale rivolgersi quando hanno bisogno di aiuto.
Un aspetto importante che devi ricordare è che il relatore di tesi deve essere necessariamente un docente della tua Università.
Il Correlatore
Al relatore potrai accostare un secondo relatore, o correlatore, ossia un ricercatore, un professionista, un esperto della materia o un docente di altro Ateneo. Il secondo relatore deve essere approvato dal primo per cui, se sei tu che vuoi scegliere tale figura (non obbligatoria) devi subito parlarne con il tuo relatore. Il nome del primo e del secondo relatore vanno depositati in segreteria al momento della richiesta di tesi, compilando gli appositi moduli, siano essi cartacei oppure online.
Molto spesso il correlatore è un docente o un ricercatore del gruppo di ricerca del tuo relatore al quale potrai rivolgerti quando il relatore non c’è. Ti potrà aiutare nella stesura della tesi, suggerire modifiche e correzioni e indicare eventuali argomenti da approfondire o da inserire. Il nome del correlatore va scritto sul frontespizio della tesi, sotto a quello del relatore. Anche se il correlatore ha spesso un ruolo fondamentale nella stesura della tesi non dimenticare che solo il relatore può dare l’ok per quanto hai scritto, quindi è a lui che spetta l’ultima parola.
Il Controrelatore
Infine, per completare il discorso sulle figure legate alla tua tesi, va ricordato che in commissione di laurea avrai anche un controrelatore, ossia un docente che avrà letto con particolare attenzione il tuo lavoro e che potrà quindi farti domande per verificare la tua preparazione su quanto hai riportato in tesi.
Questa figura può talvolta preoccupare, visto che l’emozione durante la seduta di laurea è sempre molta e la presenza di genitori e parenti può rendere ancora più difficile sapere che qualcuno ti farà delle domande per chiedere chiarimenti durante il discorso della tesi di laurea. Non temere però: le domande del controrelatore saranno solo inerenti alla tua tesi e non si tratterà di un’interrogazione, ma solo di richieste di chiarimento sui metodi utilizzati per ottenere un determinato risultato o sui risultati stessi.
A differenza del relatore, che puoi scegliere, il controrelatore viene nominato dall’Università quando si definisce la commissione di laurea. Pertanto potrai sapere il suo nome solo quando verrà pubblicato l’elenco delle commissioni.
Chi sceglie l’argomento della tesi?
Una volta che ti sono chiari tutti i ruoli delle diverse figure che ti accompagneranno nello svolgimento della tua tesi ti resta tuttavia un dubbio: quale sarà l’argomento della mia tesi?
Quasi sempre l’argomento di tesi viene scelto dal docente che ti farà da relatore. Questi, infatti, è solitamente impegnato in determinate ricerche per cui potrà inserire la tua tesi, soprattutto quelle di tipo sperimentale, in un settore della sua ricerca. In tal modo potrai essere parte di un gruppo di ricerca, solitamente composto da tesisti come te, dottorandi o ricercatori che stanno lavorando a un progetto: parte dei risultati del progetto potranno quindi essere l’argomento della tua tesi.
Forse ti sarà capitato di sentire colleghi che si sono lamentati del fatto che la loro tesi richiede troppo tempo e quindi decidono di cambiare tesi: spesso questo accade quando la tesi sperimentale prevede dei risultati che dipendono dal successo di uno specifico esperimento. Fino a che l’esperimento non va in porto, quindi, non si potranno avere risultati che permetteranno di completare la tesi, cosa che porta a una dilatazione eccessiva dei tempi e quindi alla necessità di cambiare tesi per poter completare il lavoro entro una certa data.
Alcuni atenei chiedono ai docenti di depositare in segreteria determinati titoli di tesi che si è disposti a seguire. In questo modo lo studente che va a svolgere le pratiche per la richiesta di tesi potrà selezionare uno degli argomenti disponibili tra quelli che vengono evidenziati. Ne deriva, quindi, che la scelta della tesi sarà anche parzialmente definita dallo studente.
Naturalmente, anche lo studente in qualche modo sceglie l’argomento della tesi nel momento in cui decide di rivolgersi a un docente anziché a un altro per chiedergli di fare da relatore. Nel momento in cui si sceglie un docente, infatti, automaticamente si determinerà la macro area di ricerca anche se non l’argomento specifico. Questo potrà essere concordato con il docente quando si ha la fortuna di trovare un docente disponibile mentre in altri casi è il docente che impone l’argomento.
La scelta del relatore e dell’argomento della tesi sono fasi delicate che non sempre sono facili da affrontare, soprattutto nei grandi atenei dove tra migliaia e migliaia di studenti si perde un po’ il rapporto umano. Molti studenti hanno la fortuna di avere un amico o un parente che già ha vissuto le difficoltà della tesi e sa fornire consigli su come superare tutti gli imprevisti, soprattutto quando ci si trova a lavorare con un docente poco presente, che risponde poco alle mail e non fornisce le giuste indicazioni.
Per altri studenti, invece, non è così e spesso si ritrovano soli ad affrontare il lavoro di tesi. Se anche tu non sai come superare queste difficoltà puoi trovare in noi la soluzione giusta e l’aiuto di professionisti sempre pronti a rispondere a ogni tua richiesta. Contattaci per saperne di più!