Ogni studente dovrebbe sapere elaborare riassunti, il motivo è semplice! Sono la via più efficace per fissare i concetti principali durante lo studio di un libro di testo o di un qualsiasi altro documento scritto.
Sintetizzare un lungo testo in poche pagine non è un compito semplice e non deve essere sottovalutato da chi si appresta a studiare un argomento. Esistono poche semplici regole da tenere a mente per creare utilissimi ed efficaci riassunti.
Come fare riassunti gratis?
I riassunti sono elaborati relativamente brevi di un testo più lungo e argomentato. Devono comprendere tutti i concetti fondamentali del testo stesso, senza eliminare informazioni importanti.
Solamente se il testo originale è stato pienamente compreso nel suo senso più profondo, è possibile elaborare un riassunto che sia degno di questo nome.
Infatti, non è infrequente incorrere in riassunti, o presunti tali, che non riassumono il testo, ma lo abbreviano semplicemente.
Bisogna ricordare che non si tratta di accorciare un trattato, lasciandone da parte delle intere porzioni e perdendo di conseguenza il senso del documento nel suo insieme.
L’esercizio da mettere in atto è decisamente più impegnativo. Viene richiesto di condensare in forma breve una discussione più ampia, senza che essa ne risulti impoverita in alcun modo.
Quando lo studente realizza un riassunto, significa che ha raggiunto un grado di comprensione della materia sufficiente per sostenere un esame universitario.
È in grado cioè di trattare criticamente l’argomento che ha sintetizzato, anche se eventualmente non ricorda alcuni dettagli non essenziali, in quanto si trova di fronte a una vera e propria mappa concettuale.
In che modo i riassunti ti aiutano?
I riassunti dei libri dovrebbero rappresentare sempre il traguardo finale di un percorso di studio, per consacrare l’avvenuta comprensione di una materia di esame.
È noto che la mente umana, infatti, è in grado di memorizzare con maggiore efficacia pochi semplici concetti rispetto a lunghi e ampi discorsi particolareggiati.
Non è immediato per lo studente realizzare un lavoro del genere, ma, anche se inizialmente ci si potrebbe sentire scoraggiati e spaventati, è sufficiente seguire alcune semplici linee guida per dare origine a un infallibile metodo di studio.
Come iniziare?
Sono reperibili in rete dei tutorial per riassunti libri online, estremamente utili se si desidera realizzare il perfetto supporto alla preparazione degli esami universitari e della tesi finale.
Questi sono un’affidabile linea guida in grado di aiutare e coadiuvare lo studente che si trova disorientato nel compito di sintetizzare un argomento.
Per avere un’idea della dimensione del riassunto rispetto all’elaborato originario, è necessario tenere a mente di semplificare a un terzo. Ad esempio se si parte da un trattato di 120 parole, il suo riassunto dovrà essere lungo circa 40 parole.
Un presupposto indispensabile per elaborare un riassunto di qualità è senza dubbio quello di leggere attentamente il testo di partenza.
Può apparire scontato, ma spesso lo studente, magari spaventato dalla mole di parole che si trova di fronte, non le legge con la giusta attenzione e di conseguenza genera riassunti fuori tema.
Spesso, prima di elaborare la sintesi, è necessario effettuare più di una rilettura completa dell’elaborato di partenza, in quanto c’è bisogno di una totale comprensione dei concetti, a un livello più approfondito di ciò che una semplice “rilettura superficiale” potrebbe produrre.
Alla prima o anche alla seconda rilettura, è consigliato procedere a sottolineare le parti più importanti del testo. Queste saranno molto probabilmente quelle che verranno sintetizzate nel riassunto.
Per capire che cosa bisogna sottolineare in un testo da riassumere, ci si può sempre riferire alle “5 w”:
- “what” (cosa),
- “who” (chi),
- “when” (quando),
- “where” (dove),
- “why” (perché).
Questo processo mentale è indispensabile per focalizzare l’attenzione sui concetti importanti, che devono quindi necessariamente comparire nella sintesi; è ugualmente importante che lo studente sappia identificare ciò che è superfluo.
Non sempre lo studente conosce l’esistenza delle unità narrative, ovvero di quelle porzioni di testo che esprimono un’idea completa, con un inizio e una fine della discussione.
Tali elementi dovrebbero sempre essere delimitati da dei confini che dividono il trattato in sequenze. Ciascuna di esse potrà essere titolata a sua volta, in modo da creare tanti piccoli capitoli e sotto-capitoli tematici.
Lo step successivo
Un altro suggerimento che viene ritenuto efficace è rappresentato dall’eventualità di elaborare una scaletta, ovvero una porzione di testo ancora più breve del riassunto, sotto forma di solito di elenco puntato o numerato.
La scaletta è l’ossatura del riassunto che si appresta a scrivere, oltre che dello schema mentale della persona che sta cercando di memorizzare le informazioni.
Un altro elemento da tenere sempre presente è quello della consequenzialità. Qualsiasi scaletta o gerarchia tematica che si decide d’impostare come impalcatura della sintesi, deve sempre rispettare un legame di tipo logico.
I marcatori delle varie sequenze, pertanto, dovranno essere di tipo temporale (ad esempio infine, dopo, poi, in seguito, eccetera) e connettivo (avverbi, preposizioni e congiunzioni), affinché l’insieme dell’elaborato abbia un significato oggettivo.
Tutto i termini che non sono indispensabili per la comprensione del lavoro finale possono (o meglio, devono) essere eliminati dal riassunto, in quanto non sono essenziali e quindi contrastano con l’idea della sintesi.
Le frasi dovrebbero essere brevi e non troppo complesse. Questo per alleggerire il testo e non trasmettere un’idea di pesantezza, che è l’esatto contrario di ciò che si prefigge un riassunto.
In tal senso, è fortemente consigliata l’eliminazione di esempi esplicativi, aggettivi (se presenti in soprannumero), e anche degli incisi, spesso non indispensabili e quindi caratteristici del testo completo.
Può apparire ovvia, ma non è mai troppo scontata, la regola che prevede le frasi semplici e brevi. Dato che un’eccessiva complicazione del discorso si discosta dallo scopo principale del riassunto, che è appunto quello della semplificazione.
Conclusioni
Scrivere un riassunto, quindi, è un’operazione tutt’altro che facile e immediata, rispetto alla quale, anzi, è necessario applicarsi e documentarsi, per ottenere alla fine il risultato cercato.
Studiare su un riassunto è decisamente più efficace rispetto allo studio sul testo originale, per due motivi:
• innanzitutto il riassunto è frutto di una sintesi mentale che lo studente stesso mette in atto nei confronti del testo originario, quindi implica già una fase di studio dei concetti;
• come punto di partenza, pochi concetti, brevi e chiari, costituiscono le fondamenta per costruire uno studio sicuramente più approfondito e ricco di dettagli. Sta allo studente il compito, in questo caso, di non eliminare troppi dettagli, per scongiurare il rischio di prepararsi in maniera inadeguata o appena sufficiente.
Sottolineature, evidenziature, riquadri, frecce, e tutto ciò che viene in auto dello studente è un ottimo punto di partenza per scrivere riassunti eccezionali.
Inoltre, non bisogna dimenticare che l’abilità appresa in questo modo rimane un bagaglio personale, assai utile per studiare e preparare esami che richiedono certamente una fase di sintesi durante la loro preparazione.
Saper riassumere un testo, in ultima analisi, rappresenta un elemento sicuro a cui aggrapparsi quando ci si appresta a elaborare una tesi o a decifrare gli appunti di lezione, notoriamente incomprensibili.
Essere seguiti da un punto di riferimento serio e professionale, per alcuni studenti rappresenta una vera e propria ancora di salvezza, che può indirizzare verso la strada giusta quando si cerca appunto di riassumere un testo.
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