Avrai sicuramente sentito, alla laurea di qualche amico, lodare il suo lavoro perché è stato di tipo sperimentale, oppure sottolineare che, poiché è uno studente lavoratore, ha dovuto svolgere una tesi compilativa.
Ma cosa significano questi due termini e come condizionano il tuo lavoro di tesi? Lo vediamo in questo breve post, in cui evidenziamo le principali differenze tra una tesi compilativa e una sperimentale.
Inoltre spieghiamo quando conviene fare quella di un tipo e quando l’altra.
Che differenza c’è tra tesi sperimentale e tesi compilativa?
Quando si parla di tesi di laurea è sempre bene ricordare che si può fare riferimento a due differenti tipologie di lavoro, ossia quella sperimentale e quella compilativa? Quali sono le differenze? Se vogliamo spiegarlo in poche parole, dobbiamo evidenziare che la tesi sperimentale prevede un vero e proprio lavoro di ricerca in quanto si tratta di un elaborato originale. Viceversa, la tesi compilativa o teorica viene realizzate raccogliendo dati e informazioni già esistenti in letteratura.
Tuttavia, queste due tipologie di tesi universitarie presentano anche ulteriori differenze.
La tesi sperimentale, infatti, essendo un lavoro originale, richiede un maggiore tempo di preparazione. Può richiedere periodi di stage, nonché visite in alcuni luoghi specifici in cui effettuare interviste o raccolte. Inoltre, per svolgere una tesi sperimentale sarà necessario interpretare il lavoro svolto per arrivare a delle conclusioni più o meno innovative. Queste potranno essere poi usate come spunto o punto di partenza per una successiva ricerca.
La tesi compilativa, invece, può essere definita una raccolta di dati già esistenti che vengono poi messi a confronto per un’elaborazione più completa. A differenza di quella sperimentale che spesso porta il tesista a girare per l’Italia o per il mondo per raccogliere dati, quella compilativa può essere svolta trascorrendo la maggior parte del tempo in biblioteca oppure in rete per reperire lavori già pubblicati.
Una tesi sperimentale richiede solitamente più tempo e, in alcuni casi, diventa addirittura difficile poter prestabilire i tempi di chiusura del lavoro. Un esperimento mal riuscito, un’intervista rimandata o altri intoppi possono infatti rendere più lungo il tempo di preparazione del proprio lavoro di tesi.
Quali sono le tesi sperimentali?
Se cerchi in rete i termini tesi di laurea tipologie ti verranno riportati risultati relativi alle tesi sperimentali e a quelle compilative. Ma quali sono le tesi sperimentali?
Si tratta di lavori di ricerca originali, ad esempio, se ti stai laureando in biologia, una tesi sperimentale può riguardare le modalità di crescita di una nuova specie di fungo oppure se segui giurisprudenza, potrai svolgere un lavoro su un particolare caso giudiziario.
Come puoi immaginare si tratta di un lavoro complesso in quanto richiede per prima cosa una conoscenza dello stato dell’arte, ossia di tutto il lavoro effettuato sull’argomento prima dell’inizio della tua tesi. Per questo motivo, dovrai comunque effettuare una cernita di libri o articoli scientifici ai quali fare riferimento.
Successivamente dovrai presentare il tuo lavoro, evidenziare da cosa parti, quali strumenti e mezzi utilizzi per svolgere il lavoro, descrivere eventuali apparecchiature e tecniche e poi discutere tutti i dati che hai ottenuto per dare vita a una vera e propria teoria innovativa. Grafici, immagini e tabelle sono parte integrante di una tesi sperimentale anche se spesso vengono riportati in appendice per non interrompere troppo la lettura del lavoro.
Non dimenticare che una tesi sperimentale, anche se comporta un lavoro più lungo e impegnativo, permette di avere un punteggio maggiore in seduta di laurea. Per questo motivo è particolarmente apprezzata da quanti ambiscono a voti elevati o alla lode. Inoltre, soprattutto per determinate tipologie di lauree, rappresenta un ottimo biglietto da visita ai colloqui di lavoro.
Che cosa è una tesi di laurea compilativa?
Come già evidenziato, quando si parla di tesi compilativa ci si riferisce alla raccolta d’informazioni già riportate in altri lavori. Tuttavia non deve essere considerata come un riassunto di opere precedenti, quanto piuttosto uno strumento per mettere a paragone dati già elaborati da altri.
Si tratta di una tipologia di tesi che richiede un investimento di tempo minore ma non per questo motivo rappresenta un lavoro semplice da svolgere. La maggior parte delle informazioni sull’argomento da trattare oggi potrà essere sicuramente trovata in rete. Anche se le biblioteche, soprattutto quelle universitarie, rappresentano ancora la migliore risorsa d’informazioni.
Una tesi compilativa permette di trovare differenze tra correnti di pensiero, tra tecniche di elaborazione dati, o ancora tra modalità di conduzione di esperimenti. Il confronto tra diversi autori offre interessanti spunti di riflessione, tali da poter scriverci un lavoro proprio.
I tempi necessari per svolgere una tesi compilativa sono mediamente compresi tra i tre e sei mesi, intervallo di tempo molto minore rispetto a quello previsto per lo svolgimento della tesi sperimentale. Ricorda che il punteggio che viene solitamente dato a chi presenta una tesi compilativa non è mai molto elevato.
Come si chiama la tesi di laurea?
Per completare questo post, verifichiamo insieme come definire il titolo di una tesi di laurea per evidenziare che essa sia di tipo compilativo oppure sperimentale. Ricorda, il titolo deve saper catturare l’attenzione della commissione o di un eventuale responsabile delle risorse umane dell’azienda in cui vai a fare un colloquio. Per questo motivo è di fondamentale importanza chiamare la tesi con un titolo accattivante. Ma non solo: allo stesso tempo deve sottolineare la ricerca fatta per completare il lavoro.
Ci sono pertanto dei termini che vengono spesso inseriti all’interno del titolo per fare comprendere che si tratta di una ricerca originale. Ad esempio si può scrivere il titolo seguito dalla dicitura un approccio sperimentale, oppure sottolineare l’originalità del lavoro utilizzando i termini una ricerca innovativa.
Se è vero che è importante evidenziare che la propria tesi è il risultato di una ricerca individuale, raramente invece si specifica nel titolo che la tesi che si sta presentando è di tipo compilativo. Tuttavia, queste indicazioni vengono solitamente riportate nell’introduzione, in cui si spiega in maniera rapida quale sia lo scopo della tesi e quali le modalità con cui è stato effettuato il lavoro di ricerca.
Ricorda che, a differenza di una tesi sperimentale, in cui ogni informazione è originale, le tesi compilative sono più semplici da scrivere. Questo perché si potrà chiedere l’aiuto di un amico oppure di un professionista della scrittura di tesi come noi, che potremo fornirti indicazioni sui libri e sugli articoli da leggere e studiare prima di addentrarti nella stesura del lavoro.
Richiedi un preventivo: potrai scoprire come scrivere la tua tesi in maniera corretta oppure richiedere un supporto per una correzione dei capitoli!